Le celebrazioni per il centenario della morte di Ferdinando Ongania hanno consentito di avvicinarsi con attenzione alla vita e alla passione per San Marco di questo libraio editore che profuse ogni sua capacità e ricchezza nell’edizione della monumentale pubblicazione sulla basilica.

La mostra degli originali fatti eseguire da Ongania per la pubblicazione e acquistati dalla Procuratoria nel 1892, svoltasi nel prestigioso Museo di San Marco, ha suscitato vasto interesse nel mondo culturale e in quello veneziano in particolare.

La Procuratoria di San Marco ha accolto di buon grado la proposta dell’Università di Udine, affiancata dalla Heritage Edizioni, di realizzare documenti digitali e cartacei che ripropongono con le migliori tecniche di oggi l’alta qualità degli originali elaborati per l’edizione ottocentesca.

Il programma editoriale, che si fregia del logo per il centenario della morte dell’editore, comprende la realizzazione di un Dvd multimediale con tutte le immagini della pubblicazione, disponibile anche in una versione approfondita per lo studio, che consente la lettura di tutti i testi e una visione anche di dettaglio di ogni singola immagine predisposta allora per l’edizione.

L’attività non si è fermata qui, poiché è stata realizzata la pubblicazione cartacea di due portafogli: il Secondo, quello con immagini a colori di grande dimensione, e la parte settima del Quinto, che riproduce bellissime fotografie del tempo in bianco e nero. Una nuova edizione ottenuta dai medesimi originali, con la definizione che la stampa della fine del XIX secolo non consentiva.

Questa prima realizzazione è accompagnata da una pubblicazione a cura dell’Università di Udine e della Procuratoria di San Marco, che approfondisce i diversi aspetti storici, tecnici e culturali innescati dall’attività editoriale di Ongania. È previsto di procedere con la pubblicazione degli altri portafogli e volumi sulla base dell’interesse che il pubblico potrà manifestare.

L’iniziativa rappresenta un modo nuovo e antico insieme di diffondere la conoscenza della Basilica e con questa di garantirne l’affezione e la conservazione.