PRESENTAZIONE

Lo scandalo per la distruzione di una parte dei mosaici del Battistero (1865-1875) innescò l’azione di difesa della basilica promossa dal circolo degli intellettuali, tra cui John Ruskin, che si riunivano nella libreria di Ferdinando Ongania (1842-1911).

Questi, spinto dall’accaduto e sostenuto dallo stesso Ruskin, diede il via fin dal 1877 alla monumentale operazione editoriale, che si estese per tredici anni tra il 1881 e il 1893. Camillo Boito e Raffaele Cattaneo per l’architettura e la storia, Alberto Prosdocimi e altri per gli acquerelli della facciata e degli interni della basilica, gli architetti Eugenio Pedon e Nicolò Moretti per i rilievi della chiesa e del pavimento ne furono gli artefici.

Ongania volle documentare in modo inconfutabile la fabbrica di San Marco e i suoi apparati decorativi, desiderando farne l’icona di Venezia e dimostrando così il proprio amore per la città.


Recuperata l’altissima qualità editoriale veneziana, trasfuse la sua passione per il monumento marciano in un capolavoro di carta, per noi eredità di pensiero, di tecniche e d’arte.

Il restauro della basilica fu portato al primato nel mondo, laboratorio continuo per le indagini e le tecniche e per i risultati conseguiti. I primi calchi dei mosaici, esposti alla mostra internazionale di Parigi del 1888, testimoniarono il nuovo corso.

Pubblicare oggi l’edizione di Ongania è omaggio alla passione di quest’uomo per la basilica, e un modo nuovo di stampare gli originali, ora in possesso della Procuratoria, consentirà a chi lo desidera di avere l’introvabile edizione realizzata con le tecniche di oggi in una versione prima mai esistita.

 

Il Proto della Basilica di San Marco
Arch. Ettore Vio